On the road

Il traffico intorno alle città del Senegal (Dakar e M'bour) è caotico e anarchico come a Napoli, non peggio. Sulle carreggiate asfaltate circolano veicoli a motore di ogni genere, i controviali sono destinati ai carretti trainati dai cavalli o dagli asini. Negli stessi controviali le auto fanno manovra e inversione, in ogni senso di marcia. I carretti sono ancora molto diffusi, quasi come le auto. Così le bestie, le auto, le moto, i camion e i pedoni condividono gli spazi della strada sfiorandosi pericolosamente. La maggior parte dei veicoli, a motore e non, non ha i fari per circolare in sicurezza di notte ma questo non impedisce ai più di circolare. 
Sui furgoni stracarichi i pacchi e le persone viaggiano sia all'interno sia all'esterno, queste ultime aggrappate agli appigli della carrozzeria. Il viaggio da M'bour a Lompoul di 165 km su Google maps viene proposto in poco più di 3 ore, la realtà è come al solito diversa e ce me possono volere anche 5. Abbiamo viaggiato su due veicoli discreti, per lo standard di qui, entrambi hanno avuto bisogno di un intervento di riparazione dal meccanico durante i suddetti 165 km. Una frizione riparata in due tappe da due meccanici con il filo di cotone al posto di una guarnizione, e una spia messa a tacere in qualche modo da un altro meccanico sulla strada. I meccanici sono molto diffusi ai bordi delle strade senegalesi. Non si può dire lo stesso dei vari doctor glass infatti non esiste veicolo con il parabrezza intero. L'importante è arrivare a destinazione, inshallah. 

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